Una settimana fa, il 21 gennaio 2021, ci ha lasciato Franco Loi, importante poeta, scrittore e saggista, nato nel 1930 a Genova, ma di lingua milanese.
Il babau incontrò Loi nel 1994, quando Alessandro Guasoni lo intervistò per la rubrica Le lingue dell’altra Italia del numero 13.
Insieme all’intervista furono pubblicate anche quattro brevi poesie in milanese, tra le quali Se scriv, da L’aria, 1981
Se scriv
Se scriv perchè la mort, se scriv ’me sera
quan’ l’omm el cerca nient nel ciel piuü,
se scriv perchè sèm fiö o chi dispera,
o che’l miracul vegn, forsi vegnü,
se scriv perchè la vita la sia vera,
quajcoss che gh’era, gh’è, forsi ch’è pü.
Si scrive
Si scrive perché la morte, si scrive come sera / quando l’uomo cerca niente nel cielo piovuto, / si scrive perché siamo ragazzi o chi dispera, / o che il miracolo venga, forse venuto, / si scrive perché la vita sia più vera, / qualcosa che c’era, c’è, forse non c’è più.
Per ricordarlo ho pensato di mettervi a disposizione l’intero numero della rivista.
Lo trovate in formato pdf cliccando QUI.
Si tratta di una scansione perché al tempo le riviste diventavano tali in tipografia.
Per saperne di più su Loi, rimando all’interessante presentazione che Alberto Nocerino ha curato per la Biblioteca Universitaria di Genova. Il link dell’articolo lo trovate QUI.
Se volete saltare la scheda, cosa che vi sconsiglio, ed andare direttamente al video in esso eccolo.
Quanto al numero 13 in dono, si trattò di un numero molto ricco
Fra i contributi extra redazionali, una rivelatrice conversazione con il burattinaio Otello Sarzi, a cura di Sandro Ferrada.
E poi ancora racconti di Marco Drago, Stefano Iatosti, Pier Antonio Zaniboni, Elena Agostini; saggistica con Fabrizio Chiesura.
Come sempre molta poesia: Italo Rossi, Plinio Guidoni, Gianni Priano, Luca Conti, Matteo Zacchetti, Marco Casubolo e un giovanissimo Alessandro Pola.
Molti di questi contributi li trovate anche nel sito. Nel prossimo aggiornamento inserirò i collegamenti rapidi.