A te il nostro benvenuto.
Probabilmente, a meno che tu non ti occupassi di letteratura nei primi anni 90, del babau non avrai sentito parlare. Oddio, probabilmente non è proprio così, un babau od un altro avranno incrociato il tuo cammino: “Se non fai il bravo chiamo il babau!” – è stata minaccia in voga per generazioni, e taluni fanno risalire le sue origini addirittura al nono secolo. Insomma, il babau ed i suoi fratelli appartengono così profondamente all’immaginario popolare che Buzzati ne ha fatto un racconto, e noi, nel nostro piccolo, una rivista di letteratura.
Ora la minaccia non è più diffusa, i mostri da temere sono ben altri, eppure il nome è ancora in uso ed altri come noi, l’hanno utilizzato per riviste, siti, ed ogni cosa a loro sia parso giusto fare.
Dei molti babau più o meno spaventosi, vecchi e nuovi, il nostro ha vissuto la propria esistenza tra il 90 ed il 96, in un tempo ed in un mondo di mezzo, a cavallo tra la lunga epoca dei miti e quella accelerata di windows, del world wide web e dei social network.
Sospeso tra due epoche, quella del manoscritto (o al meglio della macchina per scrivere) e quella di internet, dei cellulari e del cut and paste selvaggio, il nostro babau ha cercato la mediazione dei mondi, utilizzando le tecniche di entrambi.
Ora, molti anni dopo, nell’era in cui la parola scritta sta cessando d’esser segno tracciato nella materia, il babau si ripresenta spingendosi un passo oltre in tutte le direzioni.
Con il tempo inseriremo tutti i pdf delle vecchie riviste per consentirvi di avere un’idea il più precisa possibile di come fosse, potrete dunque scaricarla e, se vorrete, stamparla e sfogliarla.
Il percorso, oggi come allora, non sarà rettilineo, ma seguirà l’ispirazione del momento, accoglieremo voci ed arti diverse, con l’unico imprescindibile vincolo del nostro gusto personale.
Troverai, dunque cose vecchie e nuove, con la cadenza che ci consentirà il nostro tempo e la tua curiosità.
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