Post musicale del mercoledì, incredibilmente di mercoledì…
Il tema è quello dell’alba: alba come sorgere del sole, ma anche come rinascita.
La proposta musicale è Sunrise in the Third System dei Tangerine Dream, tratto dall’album Alpha Centauri del 1971… agli albori della musica elettronica tedesca.
La proposta letteraria associata è un racconto di Elena Agostini, pubblicato nel babau n.13: Alba, questa volta il nome femminile.
Si tratta di proposte formalmente molto distanti, legate dal tema del risorgere, o sorgere nuovamente, dell’essere una nuova Alba.
Il brano musicale, non di ascolto immediato, è in questa pagina. Il racconto è qui. Vale la pena di leggerlo.
In questo caso la scelta nasce al contrario, ho scelto prima il racconto ed avrei voluto presentarvi un brano di trash metal, perché avrebbe colpito la maggior parte dei lettori come un pugno in faccia.
Meglio ricevere un bel pugno in faccia a mo’ di avvertimento, rispetto all’esser spianati, inconsapevoli, direttamente da uno schiacciasassi.
Poi ho pensato che, probabilmente, avreste schivato il pugno, ma non avreste potuto schivare Solitude.
Sono passati oltre quattrocento anni dal tempo della disputa e son lieto di poter ugualmente apprezzare lo stile antico di Palestrina e quello moderno di Monteverdi.
E’ per forza necessaria una scelta? Va necessariamente buttato giù qualcuno dalla torre, o si può portar con sé tutto quanto c’è di bello?
In questa pagina, curiosando e cliccando, non troverete forse la risposta, ma nuovi spunti ed anche un racconto che della febbre di questo viaggio è la conseguenza.
Il tema della musica delle sfere è, almeno per me, di straordinario interesse, attraversando la storia del pensiero umano per un paio di millenni, da Pitagora a Keplero. Il sapere umano tutto viene chiamato in gioco: Musica, Matematica, Filosofia, Astronomia, Cosmogonia…
Insomma, se la materia vi è nuova, lanciando la ricerca in internet, ed avendo voglia di approfondire, c’è di che perdersi.
Ovviamente c’è anche il rischio di far di tutta l’erba un fascio, come di solito avviene nella spettacolarizzante cultura americana, così portata al DanBrownismo, ma penso che il gioco possa valere la candela.
Al solito, getto il sasso e nascondo la mano, ogni post è un portale, il percorso oltre ad esso è tracciato da voi.
E’, peraltro, anche vero che ogni post è ispirato da una proposta letteraria o musicale.
Quanto alle immagini del post, quella di testa è L’armonica nascita del mondo, rappresentata da un organo cosmico, in Musurgia Universalis di Athanasius Kircher, 1650, quella di coda è tratta dal Practica Musicae di Franchino Gaffurio, 1496.
Per questa ragione era necessaria una proposta “oltre”!
“Oltre”, al di là degli schemi, fuori sincrono rispetto al proprio tempo, la proposta non poteva che essere il Quartetto per Archi n.14 in Do Diesis minore, Op n. 131 di Ludwig Van Beethoven, presentato qui nella versione dello Jasper String Quartet al Soka Performing Arts Center
Il testo letterario proposto è il mio vecchio racconto breve “La Misura“.
Supponendo che a nessuno interessino le ragioni di questo accoppiamento, le tacerò…