Princeton 1949. Parallels 2?

Celebrazione per i 70 anni di Albert Einstein all’Institute for Advanced Study.

Da sinistra: H. P. Robertson, V. Spear (?), H. Weyl, K. Goedel, B. Valadier (?), A. Einstein, C. Campi (?), J. R. Oppenheimer, and G. M. Clemence.

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Come ormai reso palese da Parallels di Pietro Zunino esiste un numero indefinito di universi paralleli in tutto simili al nostro. Purtroppo la pubblicazione di questo testo seminale ha avuto come conseguenza l’incremento dei viaggi spazio temporali, generando alcune varianti che ci è difficile provare.

Così la foto, che ritrae alcune delle menti più rilevanti del XX secolo dell’universo parallelo 17, differisce dall’identica foto nel nostro universo per 3/9.

Da sinistra a destra.

Howard Percy Robertson (1903 – 1961) matematico, fisico e cosmologo statunitense, noto per i contributi relativi alla cosmologia fisica e al principio di incertezza.

Vincent Spear (1956 – ?) Ingegnere, musicista, scrittore, viaggiatore dimensionale, si vocifera sia stato figura centrale dell’universo descritto in Parallels, ma non ci è dato saperlo con certezza, e soprattutto non è certo se si tratti dello stesso Spear, di un tal XXX YYY o, come nella maggior parte degli altri universi, del premio nobel per la fisica Eugene Wigner, qui con la barba. Del resto si dice che Spear fosse considerevolmente più alto.

Hermann Klaus Hugo Weyl (1885 – 1955) matematico, fisico e filosofo tedesco.

Kurt Gödel (1906 – 1978) matematico, logico e filosofo austriaco naturalizzato statunitense, noto soprattutto per i suoi lavori sull’incompletezza delle teorie matematiche. Gödel è ritenuto uno dei più grandi logici di tutti i tempi.

Bergman Valadier (1961 – ?) anatomopèatologo. Si suppone che, come per Spear qualcosa non quadri, vista la data di nascita posteriore alla foto. Qualcuno ha suggerito si tratti di una variante del fisico I. I. Rabi, ma la cosa pare dubbia… E’ possibile sia qualcuno o qualcosa d’altro.

Albert Einstein (1879 – 1955) fisico e filosofo tedesco naturalizzato svizzero e statunitense. Oltre a essere uno dei più celebri fisici della storia della scienza, che mutò in maniera radicale il paradigma di interpretazione del mondo fisico, fu attivo in diversi altri ambiti, dalla filosofia alla politica, e per il suo apporto alla cultura in generale è considerato uno dei più importanti studiosi e pensatori del XX secolo. Elaborò la Teoria della Relatività Generale.

Coriolano Campi (1957 – ?) viaggiatore a ritroso, decostruzionista. L’identità ci è stata suggerita da alcune fonti discretamente informate. Altri sostengono si tratti di Carmen Michelle Rooca, mutaforma, sebbene l’opinione più diffusa, anche tra i suoi familiari, è che non si sappia chi sia. E’ comunque escluso si tratti del fisico atomico R. Ladenburg.

Julius Robert Oppenheimer (1904 – 1967) fisico. Diede importanti contributi nel campo della fisica moderna, in particolare alla meccanica quantistica, ma la sua fama è legata soprattutto alla costruzione della prima bomba atomica nell’ambito del progetto Manhattan. È stato inoltre il primo a capire l’effetto tunnel quantistico, ad avvicinarsi con le sue ricerche alla scoperta del positrone, a portare avanti la teoria sulle piogge di raggi cosmici e a verificare il collasso di grandi stelle causato dalla forza gravitazionale.

Gerald Maurice Clemence (1908 – 1974) astronomo americano.

Quanto alla nostra redazione, essa brancola nel buio: si tratta di una redazione letteraria, atta quindi a qualsiasi possibile tipo di viaggio e realtà, ma non particolarmente portata a gestire dati tangibili.

Ci auguriamo quindi che Pietro Zunino sveli l’arcano in Parallels 2, o in qualsiasi altra opera.

Per voi, se ci volete dare una mano, può essere che sfogliando il primo Parallels troviate degli indizi interessanti.

Da Princeton, intanto, ci hanno fatto pervenire la stessa foto scattata nel nostro universo. Boh!

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Parallels è edito da Edizioni Vallescrivia ed è reperibile online su ibs.it, Amazon o presso la Libreria Mondadori di Sestri Ponente.

 

 

Parallels

112 Mercer Street, Princeton, anno 1939, Albert Einstein e Robert Oppenheimer davanti ad un tablet ascoltano musica utilizzando la tecnologia Wi-fi.

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Deve trattarsi per forza di un fotomontaggio, l’immagine non è compatibile con quanto conosciamo di quel periodo: nel 1939 questi oggetti non esistevano!

Non in questo universo!

E se si trattasse di uno dei molteplici universi paralleli simili al nostro, ipotizzati nella teoria dell’universo inflazionario? Potremmo considerare la scena come plausibile?

Probabilmente sì.

A questo punto dovremmo porci altre domande: come sono giunti questi oggetti in un diverso spazio tempo? Chi li ha portati? Perché? In che modo hanno reagito i due scienziati dinnanzi a questi prodigi allora inimmaginabili? Quali altre meraviglie o segreti giungeranno a loro conoscenza? Ed ancora: si potranno ricaricare le batterie?

La curiosità cresce, è indiscutibile. L’ignoto è per tutti noi fonte d’interesse.

Il mondo alieno, o anche semplicemente “altro” è ad un passo da noi, forse in orbita geostazionaria o al di là di un wormhole.

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Spesso certa fantascienza fa di tutta l’erba un fascio, accumulando nozioni a casaccio, per trar dentro il lettore, Parallels è invece romanzo coerente sia da un punto di vista storico che scientifico. Si tratta di un’opera prima, è vero, ma è l’opera prima di un uomo maturo, Pietro Zunino, ingegnere elettronico ed insegnante, che nulla ha lasciato al caso, analizzando la congruità di ogni evento.

Nel frattempo la seconda guerra mondiale s’avvicina, un misterioso protagonista dopo Einstein ed Oppenheimer incontra anche Franklin Delano Roosevelt ed il lettore, facilitato dallo stile chiaro ed asciutto, divora le pagine una dopo l’altra.

Possibili scenari atomici si profilano all’orizzonte.

Qui mi fermo per non svelare troppo.

L’ho già accennato, si tratta di un libro che supera gli stretti confini della fantascienza, coniugando storia e scienza, in modo lineare, rigoroso ma anche accattivante. Pietro ci lascia con un finale aperto, spunti di riflessione e voglia di saperne di più.

Attendiamo il prossimo, speriamo non passino altri sessant’anni.

Parallels è edito da Edizioni Vallescrivia ed è reperibile online su ibs.it, Amazon o presso la Libreria Mondadori di Sestri Ponente.

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L’immagine rappresenta un ponte di Einstein-Rosen o cunicolo spazio-temporale, detto anche wormhole

Ed ora protagonista, autore e sottoscritto Vi invitano, in quasiasi universo siate, ad ascoltare la nostra colonna sonora comune

 

 

 

 

 

 

XXVII. L’Amor Indolente

Per te scalerei le Alpi e l’Himalàya
Sfigurar vorrei la tua risata gaia
di spasmi d’amore, candido mio giglio,
d’ogni fiore più bella, sogno di rosa,
profumo di pesco, canto di mimosa!
Mi vuoi? “Ti voglio!” Pregusto il giaciglio!
Mi dici: “Ti penso, t’attendo, ti bramo!”
Anch’io ti bramo, e azzardo un “ti amo!”
“Vieni, dai vieni, sto al numero venti!”
Venti di passione, tripudio, bollore!
“Venti, settimo piano, senz’ascensore!”
Sette! Oh Giglio, Oh Rosa, oh Mimosa!

Sette?! Sette son troppi! No, non è cosa!

C. M. Marenco (2015)

110 La Jella Addormenta nel Bosco

Alberto Repetti, La Jella Addormentata nel Bosco (1993)