XXVII. L’Amor Indolente

Per te scalerei le Alpi e l’Himalàya
Sfigurar vorrei la tua risata gaia
di spasmi d’amore, candido mio giglio,
d’ogni fiore più bella, sogno di rosa,
profumo di pesco, canto di mimosa!
Mi vuoi? “Ti voglio!” Pregusto il giaciglio!
Mi dici: “Ti penso, t’attendo, ti bramo!”
Anch’io ti bramo, e azzardo un “ti amo!”
“Vieni, dai vieni, sto al numero venti!”
Venti di passione, tripudio, bollore!
“Venti, settimo piano, senz’ascensore!”
Sette! Oh Giglio, Oh Rosa, oh Mimosa!

Sette?! Sette son troppi! No, non è cosa!

C. M. Marenco (2015)

110 La Jella Addormenta nel Bosco

Alberto Repetti, La Jella Addormentata nel Bosco (1993)

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