Virgilio – Amarilli

RomanVirgilFolio001rEclogues

 

Tityre, tu patulae recubans sub tegmine fagi
siluestrem tenui musam meditaris auena:
nos patriae finis et dulcia linquimus arua.
nos patriam fugimus: tu, Tityre, lentus in umbra
formosam resonare doces Amaryllida siluas. (…)

Titiro, tu riposando alla cupola vasta di un faggio, mediti un canto silvestre sulla sampogna leggera; noi lasciamo i confini, lasciamo le dolci campagne, noi fuggiamo la patria: tu, Titiro, placido all’ombra, insegni ai boschi a riecheggiare del nome della bella Amarillide (…)

Virgilio, Le Bucoliche, Prima Egloga, 38 a.c., circa

 

 

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