Due Poesie – di Giovanni Asmundo

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Parodo
 
Quando avremo finito di dimenticarci di noi stessi

e saremo scomparsi del tutto
 
resteranno soltanto le pietre,
restituite alle pietre.

Resteranno le querce immortali
sullo sfondo del bianco più solenne.
Il ronzio dell’ape insistente
nella calura che schiaccia.

E sciare nere che scivolano in mare
franando, di tanto in tanto.
 
 
Belice
 
Nascondemmo il pane

sotto le stesse pietre

con cui coprimmo i piedi ai nostri morti.
 
Non cade una goccia
sui tuoi occhi disseccati
per troppo lucido senso.

4 pensieri su “Due Poesie – di Giovanni Asmundo

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