Camminavamo ai muri radenti
Ricordi gli spari, Maria, al fondo
del viale, i pianti del bimbo e nostri
di lacrime privi. Ricordi il vecchio
Simone caduto ad un passo da noi
e tutti gli amici d’un tempo. Nomi
sbiaditi a Staglieno: Marco, Giulin,
Alberto, Gino ő Rossin e mille
altri, vite senza vita né traccia…
E come potevamo noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore
Non erano quelli gli anni, i momenti
Urlava la mitraglia di dolore
Ruggivan gli animi tutti, nessuno
escluso, schiumava d’ira funesta
la voce della libertà negata.
Non erano quelli gli anni del canto
Né del silenzio. Vennero col tempo
Lavati dal sangue e dal perdono
Mai più diranno questa terra è nostra
Mai più lo diremo noi di lei. Questa
la lezione di morte. Questo il canto.
[…] nella sezione Poesia Quasi(a)modo, così intitolata perché costruita intorno a due versi di Alle fronde dei salici di Salvatore […]