Sorrido di Carlo M. Marenco (Il babau n.12)

Sorrido.

Perché? -mi dirai con fare stupito-

non vedo ragione al tuo esser lieto.

Sorrido, mi viene, non voglio fermarlo

né credo si possa

Sorridi, parrebbe!

Un certo decoro avrei apprezzato,

maggiore compunto farebbeti onor!

Sorrido,

mi duole se sono importuno, però

vi vedo vicini uniti e sorrido,

mi vien sulla bocca, lo vedi: così!

Sorridi.

È questo un fatto ormai appurato.

Da tempo io credo aspettassi il momento

per prenderti gioco di quanto son brutto,

ed Ïo, afflitto, non so replicar.

Lo credi?, son gaio e giocoso,

non esser austero, ce n’anche per te!

Sorridi o ridi?

                        Di quel ch’è passato

o di me? dimmi un po’!

Sorrido,

io solo sorrido, … sii buono

Sorridi raggiante sereno egoista,

ben poco ti cale del mio sospirar,

ma bada non duri l’affronto protratto

un solo minuto, un attimo in più!

Sorrido,

ma sono spiacente, davvero, perdono,

è l’ultima volta, giuro e lo sai…

Sorridi ancora?… Vado, son rotto,

Mi hai disgustato, non pèrdonerò!

Sorrido.

Temevo andassi ma sono felice,

pensieri leggieri mi fan da compagni

la pace s’infonde, lontani gli affanni…

…Sorrido

 

Ed ora ritorni? L’hai dunque capito?

Perché non sei solo, sol questo mi chiedo,

quel tetro signore chissà chi sarà…?

La prego inserviente, m’aiuti sta male,

e quella mascella la spinga più su!

CRAC

 

Non sorrido più.

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