Molte persone amano leggere romanzi o racconti prima di addormentarsi. E’ un piccolo momento di evasione per conciliare il sonno. Spesso però la stanchezza di una giornata di lavoro o di studio impedisce una lettura prolungata e si finisce frequentemente per leggere sera dopo sera sempre lo stesso pezzetto di libro. Ci si addormenta cioè mentre ancora si sta leggendo quel che si è già letto per capire in che punto della pagina si è lasciata la lettura, prima di arrivare a leggere qualcosa di nuovo.
E’ chiaro che ci troviamo di fronte ad una situazione frustrante per il lettore serale, situazione che può portare alla completa perdita del piacere ricavato da questo genere di lettura.
Questa raccolta è stata pensata proprio per quei lettori che non vogliono rinunciare alle loro abitudini serali e allo stesso tempo desiderano, legittimamente, veder come vanno a finire i racconti che leggono, allo scopo di migliorare il loro sonno e di conseguenza la loro veglia.
Orizzonti lontani
Camminò instancabilmente per sette anni ma l’orizzonte rimaneva lontano.
FINE
La casa di campagna
Un mio cugino alla lontana aveva una casa in campagna, un giorno andai a trovarlo: fu una giornata bellissima, non piovve neanche un pochino.
FINE
Ninni e il gatto
Ninni aveva un gatto.
FINE
Quando si ama
– Ti amo – disse lui.
– Anch’io – disse lei.
Essi si amavano.
FINE
L’invincibile Amaral
Amaral non perdeva mai.
FINE
I sette pirati
Si era in quei tempi in cui i pirati abbondavano.
FINE
Le avventure di Brix
Brix aveva sempre un mucchio di avventure. Appena muoveva un passo gli capitava subito qualcosa.
FINE
Primavere dimenticate
Al giungere dell’estate spesso la primavera è finita.
FINE
Jungla misteriosa
Vagò nella jungla più intricata per mesi e mesi, ma non trovò neppure una città perduta.
FINE
MOSTRI
Era brutto, ma brutto, proprio brutto brutto.
FINE
Gli occhi umidicci erano rivolti verso terra, folti peli sopraccigliari riparavano le iridi giallastre e liquide.
Avanzava quasi ballonzolando e una appendice posteriore si agitava freneticamente.
Era di colore indefinibile, il suo abbigliamento era formato solo da quello che sembrava un semplice ornamento intorno al collo.
Mi appiattii e trattenni il respiro, ma lui si avvicinava inesorabile.
La cosa più terribile era che tra le fauci umide portava un giornale.
FINE
– Basta con te ho chiuso, sei un mostro!!. –
Sbatté la porta dietro di sé e sentii i suoi passi giù per le scale.
Non avevo mosso un muscolo per fermarla e ora restavo seduto a leccarmi stancamente i bulbi oculari.
FINE