Negli anni in cui si pubblicava Il babau, amavamo sostenere l’atemporalità dell’arte.
Il tema è complesso e merita d’esser affrontato con tutta la calma possibile.
Al momento mi limito ad addurre a prova questa conversazione del 1992 tra Il babau e Paolo Poli.
Son passati 22 anni, ma il piacere della lettura è, almeno per quanto mi riguarda, del tutto inalterato, oggi, come allora, mi son ritrovato a sorridere, ridere di gusto, riconoscere la grandezza.
Straordinaria.
La trovate qui.