Post musicale d’un mercoledì di metà agosto.
Avrei voluto metter qualcosa di festaiolo, che facesse un po’ baccano e che, ovviamente, fosse collegabile con qualche testo letterario.
Mi sono chiesto come potesse suonare oggi Living After Midnight dei Judas Priest, inno delle nostre vacanze in Costa Brava anni ’80. Non mi ha convinto… o meglio, mi ha convinto eccome, ma mi rendo conto che si tratta di un genere e, soprattutto, di un’iconografia detestati dagli amanti della letteratura, tranne rari (e fortunati) casi.
Sono quindi andato oltre cercando un ponte di congiunzione fino a giungere al brano che vi propongo stanotte.
Curiosamente, la scelta non è “edulcorata” per nulla ed è molto meno “digeribile” di Living After Midnight che dalla sua aveva un bel ritmo accattivante. The Sign of the Southern Cross non è nulla di ciò: è un sontuoso pezzo Metal del 1981, tratto da Mob Rules dei Black Sabbath con Ronnie James Dio in grandissimo spolvero.
Se non conoscete il genere, o avete dei pregiudizi, ma ci volete provare, date volume al vostro impianto e lasciatevi andare: The Sign of The Southern Cross potrebbe farvi riconsiderare alcune cose. Nel caso ciò non dovesse accadere, potrò consolarmi pensando d’averci tentato.
Non ci sono brani letterari collegati.
Ma sì… visto che siamo quasi a mezzanotte, e che è partito tutto da lì, un po’ di baccano… Living After Midnight